10/06/2023 9:30 - 20:00
Sulle tracce della fauna della Morena Ovest
Seminario focalizzato sulle specie animali presenti nel territorio della Morena Ovest dell’AMI e sull’interpretazione delle tracce e dei segni che ci aiutano a riconoscerle. Lezione frontale e lezione in natura sul territorio di Morena Ovest alla ricerca delle tane e dei vari altri segni lasciati dalla fauna che lo popola.
Docenti: D.ssa Marta Rollandin e Dr. Mattia Zagami, naturalisti e ricercatori dell’Associazione Vivere i Parchi di Candia Canavese.
MARTA ROLANDIN Eporediese di origine, nomade nella vita. Nata nel 1989 a Ivrea e fin dai primi passi ha guardato il mondo con curiosità e colore. Ha suonato il pianoforte, ha fatto danza per tanto tempo, ha viaggiato a cavallo, tira le arance ogni anno dagli otto anni, ama scrivere e cantare. Da sempre, però, ciò che più la affascina sono le sfumature del mondo: rocce, piante e animali. Si è iscritta al corso di Scienze Naturali all’università di Genova dopo la maturità e al curriculum di Conservazione della biodiversità animale all’Università di Torino per la magistrale. Ha conosciuto Vivere i Parchi a.p.s. nel 2014, ha avuto la grande occasione di preparare la sua tesi di laurea a Candia con l’intero staff. Non solo è rimasta colpita dalla professionalità e umanità di tutti, ma si è innamorata del mondo, nuovo per lei, della divulgazione scientifica. Grazie a questo incontro si è iscritta a un master universitario di Comunicazione delle Scienze a Padova e ha cominciato a raccontare e scrivere anche per Piemonte Parchi. Ad oggi ha l’opportunità di essere la Referente per la divulgazione scientifica per Vivere i Parchi a.p.s. e vive ogni giorno colori nuovi: laboratori, escursioni e sogni, impara e cresce. Si diverte, crea e condivide istanti con una nuova famiglia e con tutti gli ospiti che incontrano nel loro viaggio.
MATTIA ZAGAMI Nasce a Varese ventisei anni fa, cresciuto a Rondissone, villaggio di 1700 anime nel bel mezzo della Pianura Padana. Per alcuni trascorrere la propria infanzia in un piccolo paese di campagna può risultare un tremendo supplizio; per lui si rivelò un’immensa fortuna: passa infatti la sua fanciullezza vagabondando per i boschi, catturando rane, rovistando nel fango e osservando le lucciole nelle notti d’estate, sviluppando così un amore puro e incondizionato verso la natura. Questa passione lo accompagna da sempre, culminando in una laurea in scienze naturali nel 2016. Ha incontrato per la prima volta gli operatori di Vivere i Parchi in una circostanza piuttosto insolita, ovvero nella palude di Candia mentre un branco di cinghiali – che invano cercava di fotografare – grufolava a pochi metri. Non molto tempo dopo ha iniziato a frequentare attivamente l’associazione, innamorandosi della divulgazione scientifica e finendo presto per collaborare in veste di operatore. Oggi, a distanza di due anni, Vivere i Parchi rappresenta per lui una seconda famiglia che lo ha fatto crescere dal punto di vista formativo ed umano, e soprattutto che gli ha dato una grande opportunità: quella di poter tornare a fare ciò che già faceva nella sua infanzia, ma condividendo la gioia con “altri” bambini e guardando le cose con nuovi occhi.